LA COMPAGNIA DEL SS. SACRAMENTO



Compagnia del Santissimo Sacramento
sotto gli auspici di san Giovanni Evangelista e santa Clelia Barbieri
(di Marco Cecchelli)


        La Compagnia del Santissimo, promossa da fra Virginio Bentivogli, fu canonicamente eretta nell’aprile 1594, e nel maggio dello stesso anno fu aggregata all’Arciconfraternita bolognese di Santa Maria della Vita. La sua data di erezione, tuttavia, andrebbe collocata ad un ventennio prima, poiché se ne fa cenno nella visita apostolica di mons. Marchesini (1574) il quale ordinava che i beni dell’ospedale di Santa Maria venissero in futuro amministrati dalla Compagnia per sottrarli all’arbitrio dei rettori.
        La sede principale del sodalizio, sin dagli esordi, fu la cappella maggiore della chiesa parrocchiale, luogo di conservazione dell’Eucaristia. Solo molto più tardi, la sede fu trasferita nell’oratorio di San Giovanni Evangelista.
        Nel 1606, alla Compagnia fu aggregata quella del Rosario, che aveva sede nell’omonimo altare, e che però non vestiva una propria cappa ed era retta degli officiali del Santissimo
        Dal periodo napoleonico e fino alla Restaurazione e, successivamente, la Compagnia, nelle persone dei suoi officiali, ebbe anche il compito di amministrare i beni parrocchiali.
        La divisa dei confratelli è ancora una cappa bianca, cinta da un cordone pure bianco, con appuntata sulla spalla destra una croce nodosa rossa (emblema dell’arciconfraternita ospitaliere bolognese della Vita). Le consorelle, invece, portano un piccolo distintivo eucaristico appuntato sul petto (in precedenza una nastro rosso cinto in vita).
        Gli antichi Statuti vennero riformati e approvati dall’arcivescovo card. Giovanni Battista Nasalli Rocca nel 1927. Con il pieno ripristino della Compagnia, nuovi statuti sono stati approvati dall’Ordinario nel 1998.
        Organi della Compagnia sono: il Presidente (il parroco pro tempore o da un sacerdote da lui delegato), legale rappresentante della Compagnia; il Priore, primo dignitario; il Consiglio Direttivo; l’Assemblea dei confratelli e consorelle.
        La compagnia ha per fine la promozione del Culto della Ss.ma Eucaristia, la santificazione dei suoi membri tramite l’incremento della loro vita spirituale e l’esercizio delle opere di carità (visita agli ammalati nelle case o all’ospedale) e di suffragio (partecipazione ai funerali e messe) (art. 2).
        Confratelli e consorelle sono tenuti a partecipare, collegialmente o per turno, alle funzioni solenni e alle feste che sono, per statuto (art. 6) e in conformità alla tradizione:
        

  • la processione dopo la messa del Giovedì Santo;
  • la processione del Venerdì Santo (di “Gesù morto”);
  • le solenni Quarantore e processione conclusiva; la processione della prima domenica dopo Pasqua (“in Albis”), votiva per la preservazione di Gaggio dalla peste del 1630;
  • le quattro processioni delle Rogazioni;
  • la processione del Corpus Domini;
  • la processione votiva dell’8 settembre, per la liberazione di Gaggio dal contagio del colera del 1855;
  • le feste di santa Clelia Barbieri (13 luglio) e di san Giovanni Evangelista (27 dicembre).





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